Giorno 16 – San Francisco

Si parte alla grande con una colazione American Style sotto la camera d’albergo. In un’atmosfera familiare, veniamo serviti al tavolo da una brillante signora d’esperienza con un abbondante porzione a base di pancake, uova strapazzate, pancetta croccante e succo d’arancia, il tutto condito con sapienza e savoir faire che non guasta mai. Termini come sweetheart, honey, good boys assicurano la mancia all’interno del cilindro lato cassa, “mancia” che forse riusciamo a comprendere dopo la seconda settimana di permanenza.
Anche quest’oggi ci accompagna un tempo stabile e coperto, il vento soffia senza tregua e del sole non v’è traccia. Prepariamo un rapido pranzo da consumare in giornata, portandoci verso il Golden Gate Bridge. Cambiamo prospettiva ed affianchiamo il ponte prendendo un sentiero che si inerpica lateralmente, osservandolo bucare un muro di nuvole e sparire al di là del nostro campo visivo.
Visitiamo Sausalito per uno spuntino di metà pomeriggio e poi diretti sulla strada più tortuosa al mondo, Lombard Street. E dunque giù da un pendio piastrellato di mattoni rossi, tanto ripido da non possedere uguali ed aver richiesto l’introduzione di 8 tornanti, per limitare l’eccessiva pendenza.
La serata di chiusura ufficiale si sviluppa dividendoci tra una puntata al cinema e la partecipazione ad un concerto rock locale. Giriamo tra i pub della zona, amalgamandoci alla movida di San Francisco che questa sera sembra voler fare sul serio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *