L’ottima sistemazione di questa notte ci ha concesso di ripristinare le energie fisiche e mentali per riprendere al meglio il nostro tour, complice una camera confortevole ed un personale molto disponibile. Ci dirigiamo alla volta della società di noleggio, dove affrontiamo la prima condizione di stress. Qui la fortuna non ci strizza l’occhio e veniamo rimandati al primo pomeriggio per il ritiro del mezzo. Approfittiamo quindi del tempo concesso, o forse più razionalmente cerchiamo cerchiamo di non gettarlo, per fare acquisti di accessori più o meno utili al viaggio. Rientrati all’ufficio per sbrigare le noiose pratiche burocratiche veniamo a contatto con quella che sarà la nostra dimora vagante, per i prossimi quindici giorni. Le dimensioni sono generose, il comfort dignitoso, ma l’assenza della linea di corrente non ci tranquillizza. Quantomeno la luce ed il gas sono disponibili, anche in caso di uscite più avventate. Partiamo in direzione Cairns centro, per visitare l’esplanade, lungomare che affianca la costa per diversi chilometri. Una passeggiata è d’obbligo e scopriamo che da qualche parte nel mondo siamo in grado di offrire spazi al pubblico gratuiti e degni di nota, mantenuti con una cura maniacale. Troviamo da un’ampia piscina a cielo aperto, sempre gratuita e pulita a percorsi ed attrezzi per mantenersi in forma. Ampi spazi per bambini, fantasiosi e divertenti al punto tale da rimpiangere di non poterne godere l’originalità. Gli spazi verdi sono abbondanti ed ordinati, l’attività della corsa la fa da padrone e l’unica nota dolente a sporcare questa perfezione è la presenza di coccodrilli che impedisce ai bagnanti di avvicinarsi alla spiaggia. Tutto è a disposizione di chiunque voglia trovare tempo per sé stesso o voglia semplicemente stare con gli amici in mezzo alla natura, nel cuore di una città molto attiva quale Cairns. Viene da pensare che qualcuno stia sbagliando qualcosa e naturale non è, chiedersi come mai tutto ciò è offerto con un occhio di riguardo al cittadino e non al proprio tornaconto. Lasciandoci Cairns alle spalle ci si rende conto di quanto gli spazi qui siano immensi. Usciti di pochi chilometri dalla città domina il nulla, solo un’autostrada tutta da viaggiare, esatto, proprio come nei film, dove nel cuore della notte scorgi due puntini luminosi nella tua direzione che a mano a mano che si avvicinano, mostrano la sagoma dominante del tir che nell’apparente errato senso di marcia ti ricorda di mantenere la sinistra dominando l’istinto. La giornata si conclude in un contesto estraneo al nostro mondo, la singola luce presente è il riflesso del sole sull’unica faccia della luna a noi visibile ed una spolverata di stelle a piazzare bagliori qua e là, in un cielo scevro di nuvole e smog luminoso. Probabilmente l’azzardo qui è la vicinanza con il bosco e la natura selvaggia che regna incontaminata, ma la nostra casa sembra fornirci barriere forti per superare la notte. Mi addormento in una pace interrotta esclusivamente da suoni della natura che ancora non conoscevo, fiero di aver preferito l’improvvisazione di un viaggio frugale in camper, alla scontata programmazione di alberghi ed agenzie.
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