Giornata intensa quella che ci vede diretti verso Fraser Island. Raggiungiamo il porto e ci imbarchiamo in un interminabile viaggio di un’ora, ad una velocità spaventosamente lenta. Un’isola di sabbia di mastodontiche dimensioni, la più grande del mondo, con una larghezza massima di 25km ed una estensione di 175km. Diamo il via all’esplorazione noncuranti della presenza di un ulteriore animale pericoloso per l’uomo, il Dingo, una sorta di cane lupo molto aggressivo. Fortunatamente individuiamo solo alcune tracce nella sabbia e niente di più. Rimane un po’ di amarezza per non aver potuto visitare il lago McKenzie, ma un succulento pranzo a base di filetto e patatine ci fa dimenticare il tutto. La nuova meta prima di concludere il nostro spostamento quotidiano consiste nella visita di Noosa, altra città di mare che sembra avere tutte le carte in regola per intrattenere a dovere la gente. Immersa nel verde, sembra non conoscere la stanchezza, la città è viva in ogni angolo, progettata a tavolino con una precisione quasi eccessiva. Tutto fila, dagli appartamenti in riva, ai vialetti che costeggiano la spiaggia, dal lungomare alle vie del centro. Una piacevole sorpresa che dobbiamo presto dimenticare, per dirigerci verso Brisbane. Giunti a destinazione, prendiamo posto in un campeggio per la notte e si corre in centro per una visita notturna. Lo stupore all’arrivo ci coglie impreparati. Pare aver preso un portale temporale che ci fa scartare di diversi decenni nel futuro. Grattacieli immensi si stagliano all’orizzonte prima ancora di ricevere il benvenuto nella città. Il fiume Brisbane, dal quale la città prende il nome, esalta la presenza di imponenti ponti che ne collegano le due estremità, giochi di luci ed ammirevole design regnano sovrani in ogni struttura presente nel nostro campo visivo. Affascinante e disarmante risulta sempre notare come gli Australiani riescano a trovare il perfetto connubio tra l’artificiale dettato a regola d’arte e la natura disegnata nella forma più spontanea; girare per il centro dimenticando di trovarsi nel bel mezzo di una metropoli è una sensazione che discerne dalla quotidiana percezione della realtà.
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