Day 10 – Sørvågen

09/08/2016

Le condizioni meteo di quest’oggi sono tutt’altro che invitanti, tocca definire un piano per far fruttare al meglio la giornata. Si parte con la visita al museo dello Stoccafisso, seguo la direzione indicata da un cartello che riporta perfino la traduzione in italiano. L’anziano gestore si rivela fin da subito un preciso poliglotta, invita tutti a seguire il tour guidato, dialogando fluentemente in almeno cinque lingue. Due piani accuratamente impostati ad illustrare le principali fasi della sua lavorazione, dalla pesca alla pulizia, dall’essiccazione alla salatura. È il patrimonio di queste isole, la vera risorsa che garantisce la sopravvivenza agli abitanti locali. Le correnti che spingono il merluzzo a fermarsi nei pressi delle isole permettono a questa gente di costruire il proprio avvenire. La quasi totalità della popolazione è concentrata nella pesca e nella lavorazione del prodotto, fin dalla gioventù e mi scopro far parte della fetta più importante della clientela in quanto Italiano, pur non conoscendo nemmeno il sapore del prodotto, proprio perché l’85% della produzione di Stoccafisso delle Lofoten viene esportato verso l’Italia che ottiene così il primato mondiale nel consumo di merluzzo norvegese.

Lascio Å per raggiungere Reine sotto una leggera, ma costante pioggia, passeggiando lungo la costa. Raggiunta la cittadina, l’odore di Stoccafisso nell’aria è importante, un marchio di fabbrica; anche qui il porto si affaccia su un’interessante baia e le case sono minuziosamente curate, dal giardino annesso ai luminosi finestroni. Dopo una fetta di torta memorabilmente gustosa rientro alla base, completando una passeggiata di circa venti chilometri.

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