Lasciamo New York in un contesto uggioso che ci aiuta a non voltarci indietro, guardando piuttosto ai nuovi obiettivi da raggiungere. Ci muoviamo dunque verso l’aeroporto, dove ad attenderci troviamo il bagaglio tanto atteso. Da qui acciuffiamo il treno navetta che ci conduce all’area noleggio, oltrepassando I numerosi terminal dell’imperioso JFK. Le dimensioni contano e l’America ne fa il proprio cavallo di battaglia, la nostra Santa Fe non è disponibile e ci viene concessa in alternativa una Nissan Pathfinder, un sette posti imponente per farci coraggio tra le immense carreggiate degli States. Caricata anche l’ultima valigia, i tasselli del mosaico cominciano a prendere posizione, delineando la sagoma del Road Trip che va a profilarsi. Prima tappa in programma sono le Niagara Falls, ancora nello stato di New York, ma tocca innanzitutto percorrere oltre quattrocentotrenta miglia ed attraversare la Pennsylvania, sotto una coltre di nubi minacciose, talvolta supportata da scrosci prepotenti a rallentare la nostra corsa. Giunti a Niagara Falls US, ci guardiamo intorno per coordinare l’organizzazione dell’evento, ci portiamo verso due punti d’osservazione rialzati che ci forniscono buona visibilità sulle cascate. Il lato Canadese è indubbiamente più interessante, vista la posizione frontale rispetto ai getti impetuosi che rimestano il bacino sottostante. Rimandiamo l’appuntamento al giorno successivo, pernottando in un motel dai connotati ampiamente Hollywoodiani, accettando con riserva la qualità ospitale della camera.
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